Una vacanza alle Isole Cook: tutto quello che devi sapere

Viaggi di Nozze di Lusso | 25 Ott 2021

Ci sono viaggi che si devono fare almeno una volta nella vita. Uno di questi è il viaggio alle Isole Cook, autentico paradiso in terra. Una destinazione che non ha nulla da invidiare alle mète paradisiache più gettonate, ma con il vantaggio di costare mediamente meno che sia un viaggio per turismo, luna di miele o business. L’arcipelago delle Cook nell’Oceano Pacifico – dal nome dello scopritore James Cook – è composto da 15 isole sparse su una superficie di 2 milioni di km2. “Confinano” a ovest con le isole Tonga e Samoa e ad est con la Polinesia Francese. Sono suddivise in due agglomerati separati da 1000 km di mare: il gruppo settentrionale e il gruppo meridionale. Quest’ultimo è composto per la maggior parte da isole vulcaniche e atolli corallini. L’isola più grande – e più turisticamente frequentata – è Rarotonga (70 km2), mentre la più piccola è Suwarrow (solo 0,4 km2). Dal 1888, l’arcipelago è sotto l’amministrazione della Nuova Zelanda e gli abitanti – per il 90% polinesiani di etnia maori – sono considerati neozelandesi.

Come arrivare e dove soggiornare alle isole Cook

Per raggiungere le isole Cook dall’Italia, occorre un lungo viaggio di circa 23 ore. La soluzione ottimale dall’Italia è prendere un volo che passi per gli Stati Uniti, volando direttamente da Londra con la compagnia di bandiera Air New Zealand o British Airways. L’unico aeroporto internazionale si trova sull’isola principale di Rarotonga e dista solo 3 km dalla capitale Avarua. I collegamenti verso le isole Cook sono molto frequenti e ben organizzati a seconda della provenienza.

Relativamente al soggiorno, un viaggio così lungo merita almeno una sosta dai 15 ai 20 giorni, se disponibili, suddividendo la permanenza tra le due isole maggiori: Rarotonga e Aitutaki. La prima è considerata l’isola più verde del pianeta, è un’isola vulcanica che offre diverse attività di mare e di terra, tra escursioni, immersioni, passeggiate, circumnavigazioni o assoluto relax. Aitutaki, invece, è più piccola, ed è un atollo corallino dalle spiagge incontaminate e circondato da lagune favolose e atolli tutti da scoprire. Le isole sono molto ben collegate tra loro sia con voli giornalieri che via mare.

Le soluzioni abitative sono numerose e per tutti i gusti: dai resort di lusso, ai bungalow, dalle guest house dei locali ai boutique hotel, a strutture alberghiere di varie categorie. Le strutture di accoglienza, tuttavia, sono poste in contesti molto discreti che non tolgono nulla alla bellezza naturale dei luoghi, offrendo servizi di qualità senza far perdere il gusto per l’avventura o il piacere di immergersi in una natura vergine e rigogliosa.

Il periodo migliore per organizzare un viaggio alle isole Cook

L’arcipelago è caratterizzato da un clima mite, caldo e soleggiato tutto l’anno. I mesi più asciutti e freschi sono compresi tra giugno e agosto. La stagione più calda, invece, va da novembre e marzo, mesi caratterizzati talvolta da brevi, ma intense piogge tropicali. Le temperature si attestano tra i 22° e i 28° nell’arco dell’anno. I mesi “intermedi” di aprile, maggio e giugno sono altrettanto interessanti perché si collocano ai margini della stagione fresca, così come ottobre e l’inizio di novembre possono essere presi in considerazione prima dell’intensificarsi delle piogge che si fanno insistenti soprattutto a dicembre.

Documenti richiesti e info utili

I cittadini italiani in viaggio per le isole Cook necessitano di munirsi di un passaporto in corso di validità (con almeno 6 mesi residui prima della scadenza). Il visto di ingresso è richiesto solo per soggiorni superiori a 31 giorni, con biglietto aereo di andata e ritorno. Chi desidera noleggiare un’auto sul posto deve munirsi di una patente locale – esibendo quella italiana/europea – con versamento di un’apposita tassa. Si ricorda che la guida è sulla carreggiata sinistra con sorpasso a destra.

L’arcipelago delle isole Cook è tra le destinazioni più “genuine” e autentiche rispetto alle mete turistiche esotiche. Ben sviluppate turisticamente sono, tuttavia, lontane dal turismo di massa e dal consumismo: è quindi la destinazione ideale per chi desidera davvero staccare la spina!