Nel gergo del turismo e delle offerte relative ai pacchetti di viaggio, ricorre spesso la formula All inclusive, che significa “tutto compreso nel prezzo” e nello specifico del settore riguarda tutti i servizi come il volo, l’alloggio, il vitto, le escursioni, l’assicurazione, talvolta le mance e altri servizi contenuti all’interno di un “pacchetto vacanza”.
L’espressione “all inclusive – tutto compreso”, però non contiene gli stessi “contenuti” standard per tutte le agenzie di viaggio che lo propongono o tutte le tipologie e le destinazioni: occorre leggere attentamente cosa prevede ogni singola offerta. La formula “all inclusive” è generalmente riservata a chi opta per una vacanza nei villaggi turistici o in crociera dove è compreso il consumo “illimitato” di cibo, bevande, partecipazione a eventi, serate, escursioni programmate.
Quali sono le differenze tra “mezza pensione”, “pensione completa” e “All inclusive”
In ambito alberghiero, le tipologie di trattamento proposte da una struttura sono generalmente tre:
- Mezza pensione: include il pernottamento, la colazione e il consumo di un pasto (pranzo o cena) a scelta. Le bevande nella maggior parte dei casi, salvo dove specificato – sono incluse.
- Pensione completa: include il pernottamento, la colazione, due pasti principali (pranzo e cena). Le bevande – salvo diverse indicazioni – sono comprese.
- All inclusive: comprende il pernottamento per tutta la durata del soggiorno, la colazione, il pranzo e la cena, il libero accesso al bar durante tutta la giornata per bevande analcoliche (all inclusive soft) o alcoliche (all inclusive full), la possibilità di richiedere spuntini, break, accedere al buffet a metà mattina o pomeriggio. Di solito lo consigliamo a chi punta ad organizzare un Viaggio di nozze di lusso.
La differenza sostanziale tra pensione completa e all inclusive consiste proprio nella possibilità concessa nell’all inclusive di usufruire di ulteriori servizi – come comprare un gelato al bar dell’albergo o concedersi un cocktail a fine serata – senza che questi vengano addebitati sul conto.
Come districarsi nel linguaggio alberghiero

Quando si prenota una vacanza ci si trova dinanzi la scelta della tipologia di pernottamento. In base a ciò che si vuole fare durante la vacanza, si può optare per l’all inclusive o per il suo opposto il “solo soggiorno”. Tra i due estremi, c’è una varietà di opportunità, la cui scelta dipende appunto da quanto tempo si intende trascorrere all’interno della struttura di accoglienza e quanto tempo dedicare alle escursioni, al turismo d’arte, alle immersioni, alle uscite e anche in base alla destinazione della vacanza. Ecco un rapido excursus delle sigle dinanzi alle quali ci si può trovare in imbarazzo:
- Solo soggiorno significa che il trasporto è a carico del cliente, vale a dire che il viaggio (volo, treno, nave o altro mezzo) è a spese del cliente così come è escluso il servizio di transfer o navetta per raggiungere la struttura di accoglienza (hotel, villaggio turistico, casa vacanza, e così via). Nell’ambito del “solo soggiorno” ovvero a prescindere da come si raggiunge la struttura, è possibile scegliere per la mezza pensione, la pensione completa o l’all inclusive.
Le tipologie di sistemazione sono:
- BO / OB (Bed Only / Only Bed): solo pernottamento. In albergo, appartamento, ostello o altra struttura in questa formula di sistemazione ogni tipo di pasto è escluso, non è contemplata neanche la colazione.
- BB – Bed & Breakfast: pernottamento e prima colazione (a volte a proprie spese, bisogna leggere bene l’offerta);
- HB – Mezza pensione: pernottamento, colazione e un pasto (pranzo o cena);
- HBB – Mezza pensione plus: pernottamento, colazione, un pasto (pranzo o cena) e bevande incluse;
- FB – Pensione completa: pernottamento, colazione, pranzo e cena;
- FBB – Pensione completa Plus: pernottamento, colazione, pranzo, cena e bevande incluse ai pasti;
- AL – All Inclusive: pernottamento, tutti i pasti inclusi e bevande. Alcuni pacchetti – e si consiglia di leggere sempre attentamente i servizi inclusi – comprendono, il transfer, l’uso dell’ombrellone in spiaggia, l’accesso alla piscina, o il servizio di animazione, le escursioni, o il servizio di lavanderia. Molto dipende anche dalla destinazione e dal livello della struttura di accoglienza (tre stelle, 4 stelle, lusso, resort).
Quando si prenota un pacchetto “all inclusive” o qualsiasi altra formula di pernottamento, occorre sempre fare molta attenzione alla penale di cancellazione e ai termini entro cui è possibile cancellare la prenotazione senza pagare penali. I termini sono contenuti nelle condizioni contrattuali del pacchetto vacanza e variano in base all’agenzia di viaggio o operatore che propone l’offerta. Nel caso delle prenotazioni direttamente presso le strutture alberghiere, solitamente è possibile disdire entro 48 ore o 24 ore prima della partenza.
Quando conviene davvero scegliere l'all inclusive
La formula all inclusive rappresenta una soluzione vantaggiosa in scenari specifici, dove il rapporto qualità-prezzo si dimostra effettivamente competitivo rispetto ad altre opzioni. La convenienza economica si manifesta principalmente quando ci si trova in destinazioni turistiche isolate o in località dove i prezzi dei ristoranti esterni risultano particolarmente elevati. Pensare di dover pagare ogni singolo pasto, ogni caffè o aperitivo in strutture situate in resort remoti può far lievitare il budget in modo significativo.
Le famiglie con bambini trovano nell'all inclusive un alleato prezioso. I più piccoli mangiano frequentemente durante la giornata, richiedono spuntini continui e bevande, elementi che in una formula a consumazione separata genererebbero costi notevoli. La possibilità di accedere liberamente al buffet o richiedere merende senza preoccuparsi del conto finale elimina una fonte costante di stress per i genitori. Molte strutture all inclusive offrono inoltre menu dedicati ai bambini e orari flessibili per i pasti, aspetti che semplificano notevolmente la gestione della vacanza.
Chi sceglie vacanze brevi, tipicamente di una settimana o meno, beneficia particolarmente di questa formula. Con un soggiorno limitato nel tempo, ottimizzare ogni giornata diventa prioritario: non dover cercare ristoranti, confrontare prezzi o organizzare pranzi permette di concentrarsi esclusivamente sul relax e sulle attività proposte dalla struttura. Il tempo risparmiato nella pianificazione dei pasti si traduce in maggiore disponibilità per godersi piscina, spiaggia o escursioni organizzate.
L'all inclusive risulta conveniente anche per chi viaggia in gruppo o in coppia e desidera un budget prestabilito senza sorprese. Conoscere in anticipo la spesa totale della vacanza facilita la pianificazione economica e azzera il rischio di sforamenti. Questa prevedibilità finanziaria attrae particolarmente chi vuole evitare discussioni sul dove e cosa mangiare, problema frequente quando si viaggia con altre persone.
Le destinazioni balneari dove l'attrattiva principale è il mare e la struttura stessa rappresentano il contesto ideale per l'all inclusive. Villaggi turistici in località come Sharm el-Sheikh, Marsa Alam, alcune isole greche o i resort caraibici offrono pacchetti dove la permanenza all'interno della struttura è pensata come esperienza completa. In questi casi, uscire per mangiare significherebbe spesso allontanarsi notevolmente, perdendo tempo prezioso e affrontando spostamenti scomodi.
La formula si dimostra vantaggiosa anche per chi pratica sport acquatici o partecipa ad attività proposte dalla struttura. Molti pacchetti all inclusive nei resort specializzati includono lezioni di diving, windsurf, kayak, fitness o yoga senza costi aggiuntivi. Il valore complessivo del pacchetto aumenta considerevolmente quando si sfruttano questi servizi, cosa che difficilmente accadrebbe pagandoli singolarmente.
Bisogna considerare anche il tipo di viaggiatore: chi ama il comfort e desidera una vacanza senza pensieri trova nell'all inclusive la soluzione perfetta. Non dover controllare costantemente le spese, potersi concedere un cocktail in qualsiasi momento della giornata o accedere al bar notturno senza calcolare il costo rappresenta un valore aggiunto che va oltre il mero aspetto economico.
Diverso il discorso per chi esplora attivamente il territorio. Turisti interessati a visitare città, musei, mercati locali o provare la cucina tipica nei ristoranti caratteristici della zona troveranno l'all inclusive penalizzante. Pagare per pasti che non si consumano perché si è fuori dalla struttura annulla completamente la convenienza economica della formula.
I costi nascosti da verificare anche nell'all inclusive

La dicitura "tutto incluso" può generare aspettative che non sempre corrispondono alla realtà dei servizi effettivamente compresi nel prezzo. Esistono numerose voci di spesa che sfuggono alla copertura standard dell'all inclusive e che possono incidere significativamente sul budget finale della vacanza.
Il minibar in camera rappresenta uno dei costi extra più comuni. Molte strutture escludono esplicitamente il consumo delle bevande e degli snack presenti in camera, anche quando la formula all inclusive copre bar e ristoranti della struttura. La differenza di prezzo può risultare notevole: una bottiglia d'acqua o una lattina consumata dal frigorifero della camera viene addebitata a tariffe spesso triple rispetto al normale commercio.
- Le bevande premium e di marca costituiscono un'altra area grigia. L'all inclusive standard copre generalmente bevande locali o di prima fascia, mentre cocktail preparati con distillati importanti, champagne, vini di cantina selezionata o birre artigianali richiedono spesso un supplemento. La differenza tra "all inclusive soft" e "all inclusive full" riguarda proprio questo aspetto: il primo esclude gli alcolici o li limita fortemente, il secondo li include ma spesso solo per prodotti base.
- I ristoranti à la carte presenti nelle strutture più grandi meritano particolare attenzione. Anche con formula all inclusive, l'accesso ai ristoranti specializzati (giapponese, pesce, grill premium) può essere limitato a un numero prestabilito di volte a settimana oppure richiedere un supplemento. Alcune strutture permettono una cena settimanale gratuita nei ristoranti tematici, addebitando le successive. La prenotazione anticipata è quasi sempre obbligatoria e i posti limitati.
- Le attività sportive motorizzate raramente rientrano nell'all inclusive. Jet ski, parasailing, banana boat, immersioni con bombole (a differenza dello snorkeling che è spesso incluso) comportano costi aggiuntivi anche nei resort più costosi. Anche il diving certificato con uscite in barca e attrezzatura completa viene quasi sempre escluso, mentre le lezioni di prova in piscina possono essere comprese.
- I trattamenti spa e wellness rappresentano un capitolo economico a parte. Massaggi, trattamenti estetici, sauna privata, hammam o bagno turco con rituali specifici vengono addebitati separatamente. Solo alcune strutture di alto livello includono l'accesso base alla spa (sauna, bagno turco, zona relax) mantenendo a pagamento i trattamenti veri e propri.
- Il servizio in camera (room service) comporta spesso un supplemento anche in regime all inclusive. Farsi portare la colazione o un pasto in camera può costare dai 5 ai 15 euro a servizio, cifra che si aggiunge al conto finale nonostante il cibo stesso sia teoricamente incluso nel pacchetto.
- Gli orari dei pasti costituiscono un vincolo importante: consumazioni richieste al di fuori delle fasce orarie stabilite per colazione, pranzo e cena vengono frequentemente addebitate. Alcune strutture applicano questa regola in modo rigido, altre offrono maggiore flessibilità con snack bar aperti continuativamente.
- Le escursioni organizzate fuori dalla struttura non rientrano praticamente mai nell'all inclusive, anche quando vengono pubblicizzate e vendute dal tour operator della struttura stessa. Visite a siti archeologici, gite in barca, safari nel deserto o tour cittadini vanno pagati a parte, con prezzi che variano considerevolmente in base alla destinazione.
- Il Wi-Fi rappresenta ancora oggi un costo nascosto in diverse strutture, soprattutto quelle di categoria media. Mentre gli hotel di fascia alta lo includono ormai standard, alcuni resort applicano tariffe giornaliere o settimanali per la connessione internet in camera, offrendo gratuitamente solo quella nelle aree comuni con velocità limitata.
- Le mance e le propine, pur essendo teoricamente incluse in alcuni pacchetti all inclusive, costituiscono una zona grigia. In molte destinazioni (Caraibi, Egitto, alcune aree del Messico) il personale si aspetta comunque piccole gratificazioni per servizi particolari, e la pressione sociale può rendere difficile sottrarsi a questa consuetudine.
Le destinazioni dove l'all inclusive è più diffuso
La distribuzione geografica dell'offerta all inclusive segue logiche precise legate al tipo di turismo, alle infrastrutture locali e alle tradizioni ricettive consolidate nel tempo. Alcune destinazioni hanno fatto di questa formula il proprio standard commerciale, altre la propongono marginalmente.
- Il Mar Rosso egiziano rappresenta probabilmente il mercato all inclusive più maturo e accessibile per il turismo europeo. Località come Sharm el-Sheikh, Hurghada, Marsa Alam e Berenice basano quasi interamente la propria offerta su resort che includono ogni servizio. La conformazione geografica di queste destinazioni, spesso isolate nel deserto con poche alternative ristorative esterne, rende l'all inclusive non solo conveniente ma praticamente necessario. I prezzi competitivi, la vicinanza all'Europa e il clima favorevole tutto l'anno hanno consolidato questo modello.
- I Caraibi costituiscono il territorio dove l'all inclusive ha raggiunto i livelli qualitativi più elevati. Repubblica Dominicana, Giamaica, Messico (costa caraibica), Antigua, Saint Lucia propongono resort di ogni categoria, dai villaggi per famiglie ai boutique hotel solo per adulti. La distanza dall'Europa e i costi elevati dei ristoranti locali rendono questa formula particolarmente appetibile. Destinazioni come Punta Cana o Playa del Carmen hanno sviluppato intere zone turistiche strutturate esclusivamente su questo modello ricettivo.
- Le Maldive hanno adattato il concetto di all inclusive al proprio contesto unico di resort su isole private. Qui la formula assume connotati particolari: l'isolamento fisico su atolli raggiungibili solo via mare o idrovolante rende impossibile uscire dalla struttura per mangiare altrove. L'all inclusive maldiviano include spesso anche le escursioni base e alcune attività acquatiche, dato che non esistono alternative esterne accessibili.
- La Tunisia segue un modello simile all'Egitto, con resort concentrati principalmente a Hammamet, Sousse, Djerba e Monastir. La formula all inclusive ha qui radici storiche profonde nel turismo di massa europeo, particolarmente quello tedesco e italiano. I prezzi contenuti e la breve distanza dall'Europa meridionale mantengono viva questa offerta.
- La Turchia, soprattutto nella zona di Antalya, Belek, Side e Bodrum, ha sviluppato un'industria all inclusive sofisticata con resort di grandi dimensioni che combinano servizio turco tradizionale e standard internazionali. La concorrenza agguerrita ha portato a includere nel pacchetto servizi che altrove costerebbero extra, rendendo l'offerta turca particolarmente generosa.
- Cuba mantiene una forte tradizione all inclusive concentrata principalmente a Varadero, Cayo Coco, Cayo Santa Maria e Guardalavaca. Il sistema economico particolare del paese e le limitazioni nella ristorazione privata hanno favorito questo modello. I resort cubani all inclusive includono spesso anche l'animazione e gli spettacoli serali di stampo caraibico.
- La Grecia presenta un'offerta all inclusive concentrata principalmente nelle isole più turistiche come Rodi, Creta, Kos, Corfù e nelle penisole Calcidica. A differenza di altre destinazioni, qui l'all inclusive convive con una forte tradizione di ristorazione locale esterna, e molti turisti preferiscono formule più flessibili per esplorare le taverne tradizionali.
- Capo Verde ha sviluppato negli ultimi anni un'offerta all inclusive competitiva, principalmente nelle isole di Sal e Boa Vista. La posizione oceanica e la vocazione balneare hanno favorito resort che replicano il modello caraibico con costi più contenuti e maggiore vicinanza all'Europa.
- Gli Emirati Arabi, in particolare Dubai, propongono all inclusive di fascia altissima in resort di lusso, anche se questa formula rimane minoritaria rispetto alla tradizione alberghiera classica. L'all inclusive emiratino si rivolge a un target specifico che cerca esclusività e servizi premium senza limiti di spesa.
- Il Messico continentale, oltre alla costa caraibica, offre all inclusive sulla costa pacifica (Puerto Vallarta, Cabo San Lucas, Mazatlán) con caratteristiche diverse: resort più orientati alle famiglie nordamericane e meno al turismo europeo, con servizi che riflettono standard e aspettative statunitensi.
Destinazioni dove l'all inclusive è meno diffuso o sconsigliato includono le grandi città d'arte europee, le capitali asiatiche, il Giappone, gran parte del Sud-Est asiatico (dove i costi contenuti della ristorazione locale rendono inutile questa formula), l'Australia, la Nuova Zelanda e in generale tutte le destinazioni dove l'esperienza culturale e gastronomica locale costituisce parte integrante del viaggio. In questi contesti, rinchiudersi in un resort all inclusive significherebbe perdere l'essenza stessa della destinazione.